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Cisal Fialp: “Una condotta datoriale che dimostra indifferenza e snobismo”
“Correva il mese di giugno 2021, quando le Organizzazioni Sindacali hanno comunicato, come da dettato contrattuale, regolare disdetta del testo scaduto nel dicembre successivo. Alla disdetta univano anche una pronta richiesta di incontro per aprire immediatamente le trattative per il rinnovo. A dodici mesi da quella data molte cose sono accadute: ci sono state almeno altre tre ondate di covid, ed è anche scoppiata una guerra, e uno degli Enti ha subìto la perdita di una gestione pensionistica passata all’INPS con la conseguenza che fino a 100 dipendenti transiteranno all’INPS”. Ascriverlo in un comunicato unitario (clicca qui per scaricare il pdf) la Cisal Fialp e le altre organizzazioni sindacali di categoria.
“In tutto questo lasso di tempo però – spiegano – l’Adepp (Associazione degli Enti Previdenziali Privati) non è stata capace di nominare una delegazione trattante per sedersi al tavolo con i Sindacati. Una condotta datoriale che dimostra indifferenza e snobismo, di fronte alle legittime attese delle lavoratrici e dei lavoratori e di chi li rappresenta. Perché se così non fosse si affermerebbe una strutturale inadeguatezza dell’Associazione degli Enti Previdenziali Privati. Anche la condotta relativa all’applicazione dell’indice IPCA per la Indennità di vacanza contrattuale arbitrariamente e unilateralmente adottato dall’AdEPP con due diversi indici ad aprile e giugno, tema assolutamente ininfluente sul prosieguo del rinnovo del CCNL, dimostra che tipo di considerazione si mostri alle dipendenti e ai dipendenti delle Casse. Crediamo sia un errore di valutazione clamoroso. Un errore perché se è vero, come a ogni piè sospinto viene urlato a destra e a manca, che nelle Casse vige una granitica autonomia di marca privatistica, allora questa la si deve manifestare sempre. E quell’eccellenza che viene tanto declamata deve essere dimostrata con i fatti. L’autonomia delle Casse, con la loro finalità pubblica e la loro gestione privata, si difende con la partecipazione attiva delle lavoratrici e lavoratori ai processi organizzativi, con la creazione di elementi solidaristici che mettano al riparo da stati di crisi, con la costruzione di percorsi di crescita e valorizzazione partendo dai contratti di I° e II° livello, difendendo e consolidando i livelli economici e normativi raggiunti in quasi 30 anni di privatizzazione, durante i quali il Personale degli Enti si è comunque professionalizzato. A tutto questo daremo una risposta forte e decisa, riaffermando le ragioni del confronto, della necessità dei rinnovi contrattuali, e della difesa di un settore. Per questi motivi – concludono – organizzeremo nel prossimo mese di settembre un’assemblea cittadina di tutti i lavoratori delle Casse”.
Cisal Fialp: “Una condotta datoriale che dimostra indifferenza e snobismo”
“Correva il mese di giugno 2021, quando le Organizzazioni Sindacali hanno comunicato, come da dettato contrattuale, regolare disdetta del testo scaduto nel dicembre successivo. Alla disdetta univano anche una pronta richiesta di incontro per aprire immediatamente le trattative per il rinnovo. A dodici mesi da quella data molte cose sono accadute: ci sono state almeno altre tre ondate di covid, ed è anche scoppiata una guerra, e uno degli Enti ha subìto la perdita di una gestione pensionistica passata all’INPS con la conseguenza che fino a 100 dipendenti transiteranno all’INPS”. Ascriverlo in un comunicato unitario (clicca qui per scaricare il pdf) la Cisal Fialp e le altre organizzazioni sindacali di categoria.
“In tutto questo lasso di tempo però – spiegano – l’Adepp (Associazione degli Enti Previdenziali Privati) non è stata capace di nominare una delegazione trattante per sedersi al tavolo con i Sindacati. Una condotta datoriale che dimostra indifferenza e snobismo, di fronte alle legittime attese delle lavoratrici e dei lavoratori e di chi li rappresenta. Perché se così non fosse si affermerebbe una strutturale inadeguatezza dell’Associazione degli Enti Previdenziali Privati. Anche la condotta relativa all’applicazione dell’indice IPCA per la Indennità di vacanza contrattuale arbitrariamente e unilateralmente adottato dall’AdEPP con due diversi indici ad aprile e giugno, tema assolutamente ininfluente sul prosieguo del rinnovo del CCNL, dimostra che tipo di considerazione si mostri alle dipendenti e ai dipendenti delle Casse. Crediamo sia un errore di valutazione clamoroso. Un errore perché se è vero, come a ogni piè sospinto viene urlato a destra e a manca, che nelle Casse vige una granitica autonomia di marca privatistica, allora questa la si deve manifestare sempre. E quell’eccellenza che viene tanto declamata deve essere dimostrata con i fatti. L’autonomia delle Casse, con la loro finalità pubblica e la loro gestione privata, si difende con la partecipazione attiva delle lavoratrici e lavoratori ai processi organizzativi, con la creazione di elementi solidaristici che mettano al riparo da stati di crisi, con la costruzione di percorsi di crescita e valorizzazione partendo dai contratti di I° e II° livello, difendendo e consolidando i livelli economici e normativi raggiunti in quasi 30 anni di privatizzazione, durante i quali il Personale degli Enti si è comunque professionalizzato. A tutto questo daremo una risposta forte e decisa, riaffermando le ragioni del confronto, della necessità dei rinnovi contrattuali, e della difesa di un settore. Per questi motivi – concludono – organizzeremo nel prossimo mese di settembre un’assemblea cittadina di tutti i lavoratori delle Casse”.
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