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Raggiunta all’Aran l’intesa che interessa 430.000 lavoratori. Il Segretario generale, Francesco Cavallaro: “Soddisfatti, un rinnovo che da risposta sia in termini professionali che salariali”
L’Aran e i sindacati hanno sottoscritto l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto delle Funzioni locali per il triennio 2019-2021. Il contratto riguarda circa 430mila dipendenti di Regioni, Province e Comuni. L’accordo si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale. L’incremento retributivo medio del comparto è pari a euro 100,27 mensili per tredici mensilità. Considerando anche le risorse aggiuntive dello 0,55% e 0,22%, l’incremento mensile arriva a 117,53 euro. Gli arretrati medi del contratto sono pari a circa 1.727,63 euro. È stata operata una revisione del sistema di classificazione del personale adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli enti.
A completamento, è stata prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione, aumentandone la rilevanza. È stato delineato, inoltre, un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali stipendiali”, ossia incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti. Nell’ipotesi è stata anche individuata una soluzione classificatoria per il personale della Sezione educativa e scolastica, e ulteriormente specificata la disciplina della sezione della Polizia locale, rivedendo il regime di alcune indennità. È stata poi introdotta un’importante novità relativa alla disciplina del giorno festivo infra settimanale per il personale turnista. Istituita, infine, una nuova Sezione per le professioni ordinistiche nella quale viene ricompreso il personale le cui mansioni richiedono obbligatoriamente l’iscrizione a Ordini professionali. Disciplinato, come era già avvenuto per le Funzioni centrali, anche il lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.
Il Segretario generale, Francesco Cavallaro: ““Siamo soddisfatti di quanto abbiamo ottenuto con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019-2021 funzioni locali firmato all’Aran. Un’intesa, figlia di un lungo negoziato ed un forte impegno di Csa Cisal profuso per lo stanziamento di risorse aggiuntive, che afferma e valorizza il ruolo di chi opera quotidianamente al servizio del cittadino ed è e sarà sempre più fondamentale per la realizzazione dei progetti del Pnrr. Un rinnovo che da risposta sia in termini di riqualificazione e valorizzazione professionale che di aumenti salariali alle lavoratrici ed i lavoratori”.




Raggiunta all’Aran l’intesa che interessa 430.000 lavoratori. Il Segretario generale, Francesco Cavallaro: “Soddisfatti, un rinnovo che da risposta sia in termini professionali che salariali”
L’Aran e i sindacati hanno sottoscritto l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto delle Funzioni locali per il triennio 2019-2021. Il contratto riguarda circa 430mila dipendenti di Regioni, Province e Comuni. L’accordo si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale. L’incremento retributivo medio del comparto è pari a euro 100,27 mensili per tredici mensilità. Considerando anche le risorse aggiuntive dello 0,55% e 0,22%, l’incremento mensile arriva a 117,53 euro. Gli arretrati medi del contratto sono pari a circa 1.727,63 euro. È stata operata una revisione del sistema di classificazione del personale adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli enti.
A completamento, è stata prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione, aumentandone la rilevanza. È stato delineato, inoltre, un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali stipendiali”, ossia incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti. Nell’ipotesi è stata anche individuata una soluzione classificatoria per il personale della Sezione educativa e scolastica, e ulteriormente specificata la disciplina della sezione della Polizia locale, rivedendo il regime di alcune indennità. È stata poi introdotta un’importante novità relativa alla disciplina del giorno festivo infra settimanale per il personale turnista. Istituita, infine, una nuova Sezione per le professioni ordinistiche nella quale viene ricompreso il personale le cui mansioni richiedono obbligatoriamente l’iscrizione a Ordini professionali. Disciplinato, come era già avvenuto per le Funzioni centrali, anche il lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.
Il Segretario generale, Francesco Cavallaro: ““Siamo soddisfatti di quanto abbiamo ottenuto con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019-2021 funzioni locali firmato all’Aran. Un’intesa, figlia di un lungo negoziato ed un forte impegno di Csa Cisal profuso per lo stanziamento di risorse aggiuntive, che afferma e valorizza il ruolo di chi opera quotidianamente al servizio del cittadino ed è e sarà sempre più fondamentale per la realizzazione dei progetti del Pnrr. Un rinnovo che da risposta sia in termini di riqualificazione e valorizzazione professionale che di aumenti salariali alle lavoratrici ed i lavoratori”.



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