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Presente il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro
La Cisal segue con molta attenzione la vertenza in atto presso il Gruppo ENEL, una delle principali realtà industriali del Paese, con interessi e ramificazioni internazionali che, in considerazione del settore di attività a cui è preposta, riveste un ruolo strategico ai fini di qualsivoglia politica di sviluppo dell’economica nazionale.
L’Azienda sta vivendo un momento particolare, influenzato anche da alcuni fattori esterni, che necessariamente condizioneranno nell’immediato futuro le politiche industriali; proprio recentemente la Corte dei Conti ha espresso un forte richiamo al fine di contenere l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel, attestatosi nel 2022 a oltre 60 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 16% rispetto al 2021; pesano inoltre le incognite generate dalla fine del mercato tutelato, che certamente rischia di penalizzare l’Azienda, e più in generale le evoluzioni legate alla transizione green, in relazione alle quali stanno venendo meno talune certezze, non solo in ordine ai tempi di realizzazione di alcune trasformazioni, ma anche in relazione alla fattibilità della stesse (si pensi alla recente “crisi” che sta colpendo il mercato dell’automobile elettrica).
Consapevole di questi fattori di criticità, la CISAL ha impostato il confronto con l’Azienda tenendo fermi alcuni presupposti quali: la piena tutela e valorizzazione del personale, che deve essere economica e professionale, la necessità che ENEL continui ad essere un Azienda in mano prevalentemente pubblica, fondamentale per lo sviluppo del “Sistema Italia”, in grado di sviluppare contenuti industriali all’avanguardia in tutti gli aspetti connessi alla evoluzione tecnologica e digitale.
La CISAL, al riguardo, è convinta che ci siano ampi margini per un’azione sindacale che, nonostante i fattori di crisi in atto, possa garantire, migliorandole, le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ENEL ed intende portarla avanti in modo responsabile e serio; per fare questo occorre aprire il prima possibile tavoli di trattativa su almeno tre gruppi di materie che sono di primaria importanza: organizzazione dei tempi di lavoro per la difesa delle conquiste maturate negli anni (settimana corta e gestibilità degli orari) , smart working, salario accessorio e fringe benefits.
Certamente, poi, il Sindacato deve assumersi l’onere del confronto anche rispetto alle questioni di più generale portata connessi alle politiche energetiche, ma deve farlo in modo lineare, senza cedere alla tentazione di condizionamenti esterni, visto anche l’impatto politico di alcuni temi, e soprattutto senza strumentalizzare il ruolo di lavoratrici e lavoratori che devono restare il principale oggetto di ogni tutela in tutta questa vicenda. In questa ottica mi sia consentito di riaffermare che per la CISAL, da sempre, è il Sindacato che deve farsi scudo delle categorie rappresentate e non viceversa.
Per tutti questi motivi è convocato a Rimini un Attivo Nazionale dei quadri di Cisal FederEnergia nei giorni 14 e 15 marzo nel corso del quale verranno messe a terra le proposte per una – si auspica – rapida e positiva risoluzione della vertenza in atto su orario di lavoro, esternalizzazioni, smart working, fringe benefits e salario accessorio. Sarà inevitabile, infine, affrontare il tema del prossimo rinnovo delle RSU, evento che, inevitabilmente produce condizionamenti anche sui più recenti accadimenti in ENEL.

Presente il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro
La Cisal segue con molta attenzione la vertenza in atto presso il Gruppo ENEL, una delle principali realtà industriali del Paese, con interessi e ramificazioni internazionali che, in considerazione del settore di attività a cui è preposta, riveste un ruolo strategico ai fini di qualsivoglia politica di sviluppo dell’economica nazionale.
L’Azienda sta vivendo un momento particolare, influenzato anche da alcuni fattori esterni, che necessariamente condizioneranno nell’immediato futuro le politiche industriali; proprio recentemente la Corte dei Conti ha espresso un forte richiamo al fine di contenere l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel, attestatosi nel 2022 a oltre 60 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 16% rispetto al 2021; pesano inoltre le incognite generate dalla fine del mercato tutelato, che certamente rischia di penalizzare l’Azienda, e più in generale le evoluzioni legate alla transizione green, in relazione alle quali stanno venendo meno talune certezze, non solo in ordine ai tempi di realizzazione di alcune trasformazioni, ma anche in relazione alla fattibilità della stesse (si pensi alla recente “crisi” che sta colpendo il mercato dell’automobile elettrica).
Consapevole di questi fattori di criticità, la CISAL ha impostato il confronto con l’Azienda tenendo fermi alcuni presupposti quali: la piena tutela e valorizzazione del personale, che deve essere economica e professionale, la necessità che ENEL continui ad essere un Azienda in mano prevalentemente pubblica, fondamentale per lo sviluppo del “Sistema Italia”, in grado di sviluppare contenuti industriali all’avanguardia in tutti gli aspetti connessi alla evoluzione tecnologica e digitale.
La CISAL, al riguardo, è convinta che ci siano ampi margini per un’azione sindacale che, nonostante i fattori di crisi in atto, possa garantire, migliorandole, le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ENEL ed intende portarla avanti in modo responsabile e serio; per fare questo occorre aprire il prima possibile tavoli di trattativa su almeno tre gruppi di materie che sono di primaria importanza: organizzazione dei tempi di lavoro per la difesa delle conquiste maturate negli anni (settimana corta e gestibilità degli orari) , smart working, salario accessorio e fringe benefits.
Certamente, poi, il Sindacato deve assumersi l’onere del confronto anche rispetto alle questioni di più generale portata connessi alle politiche energetiche, ma deve farlo in modo lineare, senza cedere alla tentazione di condizionamenti esterni, visto anche l’impatto politico di alcuni temi, e soprattutto senza strumentalizzare il ruolo di lavoratrici e lavoratori che devono restare il principale oggetto di ogni tutela in tutta questa vicenda. In questa ottica mi sia consentito di riaffermare che per la CISAL, da sempre, è il Sindacato che deve farsi scudo delle categorie rappresentate e non viceversa.
Per tutti questi motivi è convocato a Rimini un Attivo Nazionale dei quadri di Cisal FederEnergia nei giorni 14 e 15 marzo nel corso del quale verranno messe a terra le proposte per una – si auspica – rapida e positiva risoluzione della vertenza in atto su orario di lavoro, esternalizzazioni, smart working, fringe benefits e salario accessorio. Sarà inevitabile, infine, affrontare il tema del prossimo rinnovo delle RSU, evento che, inevitabilmente produce condizionamenti anche sui più recenti accadimenti in ENEL.
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