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Prosegue il confronto tra il Ministro del Lavoro e le parti sociali e datoriali sull’introduzione del nuovo strumento
Prosegue il confronto tra il Ministro del Lavoro e le parti sociali e datoriali sull’introduzione della patente a crediti; nella giornata di ieri la delegazione della Cisal, composta da Massimo Blasi e Dino Carola, confermando il giudizio di massima positivo sulle novità introdotte dal recente decreto legge in materia di “patente a crediti” ha sottolineato che la complessità del tema richiede un approfondimento, al fine di far emergere indicazioni utili per una disciplina del nuovo istituto che sia, quanto più possibile, esaustiva ed efficace.
La delegazione Cisal ha premesso che il sistema deve tendere alla introduzione di un modello dinamico di Patente a crediti, fondato su un meccanismo bonus/malus che tenga conto degli investimenti e degli sforzi che le imprese concretamente pongono in essere verso la prevenzione e la tutela di salute e sicurezza, in modo da portare in modo quasi naturale le imprese non virtuose fuori dal mercato del lavoro, estromettendole dalla possibilità di accedere agli appalti, ed ha indicato, in tale direzione, alcune possibili linee di riforma del modello proposto dal d.l. 19/2024.
Oltre a ciò, si è rimarcata la necessità di chiarire e meglio esplicitare diversi aspetti trattati dalla nuova norma sulla Patente a crediti, obiettivo da perseguire, con ogni probabilità, anche attraverso la emanazione di ulteriori decreti attuativi e regolamentari delle norme contenute nel decreto legge.
La Cisal, inoltre, ravvisa nella norma attuale diversi elementi di criticità, quali la necessità di una più netta definizione della definitività dei provvedimenti amministrativi e giudiziali che dovranno dar luogo alle decurtazioni di punteggio, la individuazione dei soggetti interessati dal meccanismo della decurtazione e di quelli destinatari delle procedure di recupero dei crediti, con particolare riguardo alle varie figure professionali che assumono responsabilità nei cantieri; vi sono problemi, altresì, connessi alla regolamentazione di infortuni e violazioni plurime.
In prospettiva, infine, resta la necessità di fornire garanzie ai lavoratori che dovessero perdere il lavoro in caso di blocco dell’attività delle Aziende che subiscono il ritiro della Patente e non siano in grado di completare un piano di rientro dei crediti necessari a riottenerla.

Prosegue il confronto tra il Ministro del Lavoro e le parti sociali e datoriali sull’introduzione del nuovo strumento
Prosegue il confronto tra il Ministro del Lavoro e le parti sociali e datoriali sull’introduzione della patente a crediti; nella giornata di ieri la delegazione della Cisal, composta da Massimo Blasi e Dino Carola, confermando il giudizio di massima positivo sulle novità introdotte dal recente decreto legge in materia di “patente a crediti” ha sottolineato che la complessità del tema richiede un approfondimento, al fine di far emergere indicazioni utili per una disciplina del nuovo istituto che sia, quanto più possibile, esaustiva ed efficace.
La delegazione Cisal ha premesso che il sistema deve tendere alla introduzione di un modello dinamico di Patente a crediti, fondato su un meccanismo bonus/malus che tenga conto degli investimenti e degli sforzi che le imprese concretamente pongono in essere verso la prevenzione e la tutela di salute e sicurezza, in modo da portare in modo quasi naturale le imprese non virtuose fuori dal mercato del lavoro, estromettendole dalla possibilità di accedere agli appalti, ed ha indicato, in tale direzione, alcune possibili linee di riforma del modello proposto dal d.l. 19/2024.
Oltre a ciò, si è rimarcata la necessità di chiarire e meglio esplicitare diversi aspetti trattati dalla nuova norma sulla Patente a crediti, obiettivo da perseguire, con ogni probabilità, anche attraverso la emanazione di ulteriori decreti attuativi e regolamentari delle norme contenute nel decreto legge.
La Cisal, inoltre, ravvisa nella norma attuale diversi elementi di criticità, quali la necessità di una più netta definizione della definitività dei provvedimenti amministrativi e giudiziali che dovranno dar luogo alle decurtazioni di punteggio, la individuazione dei soggetti interessati dal meccanismo della decurtazione e di quelli destinatari delle procedure di recupero dei crediti, con particolare riguardo alle varie figure professionali che assumono responsabilità nei cantieri; vi sono problemi, altresì, connessi alla regolamentazione di infortuni e violazioni plurime.
In prospettiva, infine, resta la necessità di fornire garanzie ai lavoratori che dovessero perdere il lavoro in caso di blocco dell’attività delle Aziende che subiscono il ritiro della Patente e non siano in grado di completare un piano di rientro dei crediti necessari a riottenerla.
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