Ius scholae, Anief Cisal: “Riconoscere la cittadinanza a chi studia la nostra storia e la nostra lingua”

Immagine di copertina di: Ius scholae, Anief Cisal: “Riconoscere la cittadinanza a chi studia la nostra storia e la nostra lingua”

L’intervento del Segretario confederale Cisal e presidente Anief, Marcello Pacifico


“Fra 10 anni la popolazione italiana scenderà sotto i 45 milioni di abitanti, nel frattempo abbiamo più del 10% di alunni alloglotti iscritti nelle nostre scuole, percentuale che si può stimare del 25% rispetto alla scuola dell’obbligo. Nella scuola insegniamo i valori della cittadinanza italiana trasversalmente in tutte le materie e ci sforziamo di apparire e costruire una comunità educata secondo i nostri valori. Sarebbe opportuno prevedere la cittadinanza già per chi ha seguito la scuola dell’obbligo perché non è la nascita o la lingua che dà diritto di cittadinanza di un Paese ma la cultura che insegniamo nelle nostre scuole”. Ad affermarlo Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief-Cisal, che torna a parlare di Ius scholae e della possibilità di riconoscere la cittadinanza italiana ai ragazzi che studiano nelle nostre scuole. 

Immagine di copertina di: Ius scholae, Anief Cisal: “Riconoscere la cittadinanza a chi studia la nostra storia e la nostra lingua”

L’intervento del Segretario confederale Cisal e presidente Anief, Marcello Pacifico


“Fra 10 anni la popolazione italiana scenderà sotto i 45 milioni di abitanti, nel frattempo abbiamo più del 10% di alunni alloglotti iscritti nelle nostre scuole, percentuale che si può stimare del 25% rispetto alla scuola dell’obbligo. Nella scuola insegniamo i valori della cittadinanza italiana trasversalmente in tutte le materie e ci sforziamo di apparire e costruire una comunità educata secondo i nostri valori. Sarebbe opportuno prevedere la cittadinanza già per chi ha seguito la scuola dell’obbligo perché non è la nascita o la lingua che dà diritto di cittadinanza di un Paese ma la cultura che insegniamo nelle nostre scuole”. Ad affermarlo Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief-Cisal, che torna a parlare di Ius scholae e della possibilità di riconoscere la cittadinanza italiana ai ragazzi che studiano nelle nostre scuole.