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Braccia incrociate del personale navigante dei traghetti passeggeri e merci. Pico: “Si aggravano le motivazioni alla base della vertenza”
La Federmar Cisal proclama uno sciopero di 24 ore del personale di terra e del personale navigante dei traghetti passeggeri e merci del Gruppo Onorato per il 23 maggio. “Pur mantenendo lo stato di agitazione, la Federmar Cisal congiuntamente alla Cisaltrasporti aveva rinviato lo sciopero del personale navigante e amministrativo del Gruppo Onorato a seguito della riunione presso il Ministero delle infrastrutture tenutasi il 5 maggio”, ma “ad oggi – si legge in una nota – permangono e addirittura si aggravano le motivazioni alla base della vertenza che, tra tribunali e carte bollate, vede il rischio ormai imminente che 6 mila lavoratori di mare e di terra, incolpevoli e innocenti, non abbiano più garantiti i loro posti di lavoro sulle 39 navi, 16 rimorchiatori e uffici in Italia del gruppo Onorato armatori”. Federmar Cisal fa presente che mancano anche “notizie di soluzioni dal tavolo interministeriale Mise, Mims, Presidenza del consiglio, Tirrenia in a.s. Gruppo Onorato” e che si attende “la decisione del Tribunale di Milano prevista, dopo ulteriore rinvio, per il prossimo 24 sul pronunciamento dello stato di insolvenza del Gruppo e quindi sulla conseguente ecatombe occupazionale”.

Braccia incrociate del personale navigante dei traghetti passeggeri e merci. Pico: “Si aggravano le motivazioni alla base della vertenza”
La Federmar Cisal proclama uno sciopero di 24 ore del personale di terra e del personale navigante dei traghetti passeggeri e merci del Gruppo Onorato per il 23 maggio. “Pur mantenendo lo stato di agitazione, la Federmar Cisal congiuntamente alla Cisaltrasporti aveva rinviato lo sciopero del personale navigante e amministrativo del Gruppo Onorato a seguito della riunione presso il Ministero delle infrastrutture tenutasi il 5 maggio”, ma “ad oggi – si legge in una nota – permangono e addirittura si aggravano le motivazioni alla base della vertenza che, tra tribunali e carte bollate, vede il rischio ormai imminente che 6 mila lavoratori di mare e di terra, incolpevoli e innocenti, non abbiano più garantiti i loro posti di lavoro sulle 39 navi, 16 rimorchiatori e uffici in Italia del gruppo Onorato armatori”. Federmar Cisal fa presente che mancano anche “notizie di soluzioni dal tavolo interministeriale Mise, Mims, Presidenza del consiglio, Tirrenia in a.s. Gruppo Onorato” e che si attende “la decisione del Tribunale di Milano prevista, dopo ulteriore rinvio, per il prossimo 24 sul pronunciamento dello stato di insolvenza del Gruppo e quindi sulla conseguente ecatombe occupazionale”.
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